Metropoliz, quando occupare diventò un’Arte.

Roma, Tor Sapienza, il teatro degli scontri fra abitanti e rifugiati del centro di accoglienza di via Morandi, degli sfratti dalle case popolari A.T.E.R. e dell’esasperazione della periferia capitolina.
Nel quartiere però non c’è soltanto tensione e frattura sociale. Lungo la Prenestina, sorge Metropoliz, occupazione gestita dai Blocchi Precari Metropolitani in un mattatoio dismesso (per chi volesse vedere è al numero 913). Ad oggi il progetto ospita oltre 200 persone senza casa e si è fatto conoscere negli anni per la volontà di reimpostare il dibattito su relazioni sociali, integrazione e questione abitativa. Metropoliz si è dotata di un museo, il MAAM, con il quale conduce la sua lotta alle tensioni e barriere di una società non più in grado di comunicare, attraverso il potere sensibilizzante dell’arte. Il ruolo del MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_Città Meticcia), creato e promosso dall’antropologo e regista Giorgio de Finis, è attrarre verso Metropoliz la comunità esterna all’occupazione. Lo scòpo è intavolare una discussione sui problemi sociali di più attuale emergenza, lontani dal pregiudizio e coadiuvati dalla forza unificatrice dell’arte. Contando opere di straordinaria bellezza, come la “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto e la “Piedad” di Gonzalo Borondo, Metropoliz e il MAAM fanno discutere per non convenzionalità e unicità, è per questo che ci siamo andati e abbiamo girato “Metropoliz”.
Godetevelo
Di seguito i link per saperne di più:
Sito del MAAM
http://www.museomaam.it/
Pagina di Giorgio de Finis e del suo film su Metropoliz
http://www.spacemetropoliz.com/film/autori/
Pagina facebook dei blocchi precari metropolitani
https://www.facebook.com/Blocchi-Precari-675076152611908/timeline/