La luce del guerriero

Come volto all’emozione apparivo,
come caldo l’occhio e i palmi
stringevan l’amor che dolce sentivo,
morendo leggevo fedele i salmi
del cuore, del mondo, dell’odore
profondo ch’allieta animi calmi
al muto sentir silenzioso candore.
Ora, la tavola da immobil braccia
è rovesciata, tende da fuoco spento
arse e pensier prede di vana caccia;
quanto lo vorrei e non lo tento,
quanta forza al riprender manca
ciò che Tempo toglie d’un momento
e benda una voglia ormai stanca.
Gridar ancor potrei una sterile ira,
perché pace non trovo, e conforto
non ho del dolce suon della lira,
nient’altro che rumor di fondo risorto
ascolto, e maledice d’esser giunto solo
quel fragile spirto che taglio corto,
sotto nubi grigie vive perché non alto volo.
Ma so per certo che:
“I guerrieri della luce hanno sempre un bagliore nello sguardo.
Essi vivono nel mondo, fanno parte della vita di altri uomini, e hanno iniziato il loro viaggio senza bisaccia e senza sandali. In molte occasioni sono codardi. Non sempre agiscono correttamente.
Soffrono per cose inutili, assumono atteggiamenti meschini, e a volte si ritengono incapaci di crescere. Sovente si credono indegni di qualsiasi benedizione o miracolo.
Non sempre sono sicuri di ciò che stanno facendo. Molte volte trascorrono la notte in bianco, pensando che la loro vita non ha alcun significato.
Per questo sono guerrieri della luce. Perché sbagliano. Perché si interrogano. Perché cercano una ragione: e certamente la troveranno.”
“ – Dai allo sciocco mille intelligenze, ed egli non vorrà null’altro se non la tua – dice il proverbio arabo. Quando il guerriero della luce comincia a piantare il suo giardino, nota che il vicino lo spia. A costui piace dare consigli su come seminare le azioni, raccogliere pensieri, irrigare le conquiste.
Se il guerriero presterà ascolto a ciò che l’uomo sta dicendo, finirà per fare un lavoro che non gli appartiene: il giardino a cui si sta dedicando deriverà da un’idea del vicino.
Ma un vero guerriero della luce sa che ogni giardino ha i propri misteri, che solo la mano paziente del giardiniere è capace di decifrare. Perciò preferisce concentrarsi sul sole, sulla pioggia, sulle stagioni. Sa che lo sciocco che dà consigli sul giardino altrui non sta badando alle proprie piante.”
(Il guerriero della luce, Paulo Coelho)
[Perché ci tengo e tutto, anche piccolo, ha un senso: la foto riporta l’ “Högertrafik”, il momento in cui la Svezia cambiò il suo senso di marcia, da sinistra a destra, nel 3 settembre 1967. Un momento di rivoluzionaria confusione, di quella novità che non riesci a gestire, e si contarono infatti qualcosa come 125 incidenti, ma si sapeva già che era qualcosa a cui semplicemente abituarsi, non si poteva più tornare indietro anche per una cosa semplice come quella, solo cambiare senso e non mollare.]